martedì 9 marzo 2010

Engine Room

ok, è passato un casino di tempo tanto per cambiare.. un sacco di blog che volevo visitare sono rimasti senza i miei post e un sacco di cose che volevo fare sono rimaste a prendere la polvere.. ma questo si evince già dai tempi di vuoto tra un qualcosa e un altro. ma del resto il tempo è quello che è e cerco di barcamenarmi al meglio tra il lavoro (che proprio creativo non è, anzi.. è molto, come dire.. quadratoso) e questa mia "passione" che fa un po' a pugni con quello che faccio per guadagnarmi la pagnotta.. 

e tra un po' si dovrà fare una scelta importante.. e chi verrà sacrificato sull'altare al posto del vitello grasso? mmm.. mumble mumble.. vedremo!

comunque, basta pezze sulla mia vita personale che non gliene frega niente a nessuno (ma io le scrivo lo stesso, tiè!), parliaimo dell'opera in questione


è partito tutto qualche mese fa.. un qualcosa scarabocchiato su uno dei miei quaderni e rimasto lì in attesa ad ammuffire, finchè non ho ripreso in mano il tutto per prendere qualche ispirazione (attingere dai periodi di vacche grasse quando sono in magra.. aho, 'sto giro sono in vena di robe bibliche). solo che non avevo voglia mezza di scansionare un affarino minuscolo 3x2 cm, quindi ridendo e scherzando ho fatto un bozzettino con painter, così giusto per vedere come saltava fuori, il tutto in superformatocinemascope (ha senso? no. diventerò scemo per stampare 'sto robo)



bozzettino che poi ho provato a colorare alla vecchia, giusto per vedere come saltava fuori.. prima in scala di grigio, perchè fa molto figo e poi da un attimo il senso della luce e delle ombre. mmm, non male..


alla fine mi sono ritrovato a colorare e raffinare un qualcosa che sembrava sempre meno a un bozzetto e sempre di più a qualcosa di finito. grande scoperta (che scopro ogni volta, ma poi mi scordo di ricordare): "non conta tanto quanti particolari fai, conta solo l'idea che trasmetti". ho applicato questa massima? neanche questa volta.

ed ecco qua l'opera finita.. forse un po' troppo buia (ma del resto è soggettivo.. da come è calibrato il maledettissimo monitor!)


ah, per la cronaca.. mi immagino sempre posti strani, enormi e senza senso ma dove io mi ci ritrovo perfettamente (grazie tanto, escoo dalla mia testa) e dove potrei passare un sacco di tempo a perdermi.. e questo è uno di quelli. un mio rifugio mentale. a cosa servono tutte quelle macchine e ingranaggi? non lo so.so solo che fa molto caldo e si sente odore di legna bruciata e olio minerale.